L'analisi del prezzo dell'oro richiede la considerazione sia dei fattori fondamentali che di quelli tecnici, con previsioni che variano dal breve al lungo termine.
◦ Attualmente, l'oro (XAUUSD) ha mostrato un pullback, avvicinandosi alla zona dei $3.350 per oncia (POC H1), a seguito di un discreto rimbalzo del dollaro USA e di un recupero dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA. Questo si è verificato con una perdita di slancio dopo aver fallito nel mantenere i prezzi al di sopra del livello chiave di $3.440 (prima resistenza di breve).
◦ Dal punto di vista tecnico, l'oro ha mostrato un trend rialzista a breve termine dall'inizio del mese, come indicato da un canale inclinato verso l'alto. La media 50 giornaliera è proprio a $3.400.
◦ Sul lato ribassista, il supporto si trova vicino alla forte area di $3.350. Una rottura convincente al di sotto di questa zona potrebbe esporre l'estremità inferiore del canale di tendenza, attualmente vicino alla regione di $3.333-$3.332, che fungerebbe da punto pivot chiave. Un movimento sostenuto al di sotto di $3.330 (dove si intersecano la media mobile semplice a 50 giorni e la precedente resistenza triangolare) indebolirebbe la struttura rialzista e aprirebbe la porta verso i minimi di Maggio 2025.
Le previsioni per il prezzo dell'oro nel secondo semestre 2025 dipendono in gran parte dalla politica della Federal Reserve, dalle decisioni del Presidente Donald Trump e dalle dinamiche geopolitiche globali.
In uno scenario ribassista, si potrebbe assistere a una de-escalation delle tensioni geopolitiche (come il conflitto Russia-Ucraina o le problematiche in Medio Oriente), una persistenza dell'inflazione e un indebolimento dell'economia cinese a causa delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, riducendo la domanda di oro. Una politica più restrittiva della Fed potrebbe inoltre esercitare pressione sui prezzi.
Al contrario, uno scenario rialzista vedrebbe il proseguimento dell'allentamento delle politiche globali, una ripresa dell'economia cinese o un'escalation di conflitti geopolitici, il che incrementerebbe i flussi di bene rifugio verso l'oro, sostenendone la resilienza e spingendo i prezzi al rialzo.
Da un punto di vista tecnico, l'outlook suggerisce un indebolimento dello slancio rialzista in caso di perdita della media 50 giornaliera. I target possono essere a 3100 oppure a 2900 in caso di estensione del movimento al ribasso.
Diversi indicatori e politiche economiche giocano un ruolo fondamentale nel plasmare le quotazioni dell'oro:
• Valore del Dollaro USA (USD): Poiché l'oro è prezzato in dollari statunitensi, esiste una relazione inversa. Un dollaro forte tende a contenere il prezzo dell'oro, rendendolo più costoso per gli acquirenti che detengono altre valute. Al contrario, un dollaro più debole è probabile che spinga i prezzi dell'oro verso l'alto, poiché diventa più economico da acquistare.
• Politica Monetaria e Tassi di Interesse (in particolare della Federal Reserve - Fed): L'oro è un bene senza rendimento, il che significa che non offre interessi o dividendi. Di conseguenza, tassi di interesse più bassi tendono a rendere l'oro più attraente rispetto ad asset che rendono, mentre costi di indebitamento più alti di solito pesano sul metallo giallo. L'incertezza sul percorso di taglio dei tassi della Fed può sia sostenere che pesare sull'oro. Le aspettative che la Fed mantenga i tassi elevati ("higher-for-longer") tendono a supportare i rendimenti dei titoli del Tesoro USA e il dollaro, esercitando pressione ribassista sull'oro. Le pressioni politiche, come quelle del Presidente Trump per tassi di interesse più bassi, e le discussioni interne alla Fed sui tagli dei tassi, possono mantenere il dollaro depresso e offrire supporto all'oro. La politica della Federal Reserve è considerata un fattore chiave per le previsioni del prezzo dell'oro.
• Inflazione: L'oro è ampiamente considerato una copertura contro l'inflazione e contro la svalutazione delle valute, poiché il suo valore non dipende da un emittente o governo specifico.
• Incertezza Economica e Paura di Recessione: Le paure di una profonda recessione o di incertezze economiche possono far escalare rapidamente i prezzi dell'oro a causa del suo status di bene rifugio.
• Dati Economici Macroeconomici: Dati come le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (Initial Jobless Claims) influenzano il dollaro USA e creano opportunità di trading a breve termine per l'oro. Ad esempio, il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione segnala una continua forza del mercato del lavoro, sostenendo le aspettative di tassi di interesse elevati e contribuendo alla pressione ribassista sull'oro. Gli Indici dei Responsabili degli Acquisti (PMI), sia manifatturieri che dei servizi, forniscono nuove informazioni sulla salute economica globale e possono influenzare l'oro. Un forte PMI composito, indicante una crescita robusta nel settore dei servizi, può contribuire a un sentimento di propensione al rischio, pesando sull'oro.